
THE MARINE ENVIRONMENT
The extreme geomorphological heterogeneity that characterizes the depths of the Park results in a great variety of habitats for marine organisms. Starting from offshore we meet the large rocky bank of Cavallara which extends for about 700m from the coast line, reaching a maximum depth of 25m. The deep fractures that cut the reef transversely create a continuous alternation between the so-called photophilic populations (lovers of light) and sciaphilous populations (lovers of shade) formed by polychrome sponges and beautiful walls of sea daisies. By contrast, in the deepest areas, it is possible to admire colonies of yellow Gorgonians and Leptogorgias and the red calcareous algae of the genus Lithophyllum, which are characteristic of the sciaphilous environments of this area.
Going up towards the coast, the area is characterized by the presence of submerged archaeological structures. Here the maximum depth is around 5-6 metres but the presence of masonry works, canals, tunnels and caves creates a highly diversified environment that gives hospitality to a large number of organisms, adapted to different environmental parameters. Just by looking out into a tunnel, entering an underground fish pond or simply observing the "shadowed" side of a submerged wall, it is possible to notice that the green-brown color of the photophilic algae gives way to the variegated color palette of the sciaphilous sponges. So, while octopuses, bream, damsels and clouds of "guarracini" wander among gorgonians and ancient remains, a moray is lurking right among the ancient Roman Villa’s bricks worn by the time...

La ZSC “Fondali Marini di Gaiola e Nisida”, istituita con decreto ministeriale del 27/11/2019, si estende per 167 ettari sui fondali lungo la costa di Posillipo, da Gaiola a Nisida comprendendo il cratere vulcanico di Porto Paone.
Quest'area è stata riconosciuta come ZSC proprio per il suo l’elevato valore naturalistico, custodendo una ricchezza unica.
Infatti, l’area ospita specie ed habitat tutelati dalla Direttiva Habitat (92/43/CEE), tra cui:
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l'habitat prioritario 1120 - praterie di Posidonia oceanica
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l’habitat 1170 - Scogliere
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e l’habitat 8330 - Grotte marine sommerse o semisommerse.

Nello specifico, gli studi condotti in questi anni hanno messo in evidenza la presenza di ben 15 differenti comunità biologiche marine presenti nella ZSC Gaiola-Nisida, tra cui spiccano i tre più importanti ed ormai unici banchi di Coralligeno dell’intera costa cittadina.

Il Coralligeno
La Biocenosi Coralligena rappresenta uno dei maggiori “hotspot” di biodiversità del Mediterraneo, ospitando più specie di qualsiasi altra comunità biologica.Proprio per la sua estrema rilevanza biologica il Coralligeno è considerato un focal point per la Marine Strategy (Direttiva 2008/56/CE). Inoltre, è inserito nel Protocollo SPA/BD (Specially Protected Areas and Biological Diversity in the Mediterranean) della Convenzione di Barcellona per la protezione del Mar Mediterraneo e nell'Allegato I della Direttiva Habitat (92/43/CEE).


Ad oggi, il Coralligeno presente sui fondali della ZSC è oggetto di studi scientifici portati avanti dal Parco Sommerso di Gaiola nell’ambito del progetto URCHIN – Underwater Research on Coralligenous Habitat in Naples, sviluppato nel Programma di Ricerca del Centro Nazionale della Biodiversità “National Biodiversity Future Center" (NBFC - Spoke).
Praterie di Posidonia oceanica
Assieme al Coralligeno, anche le praterie di Posidonia oceanica rappresentano un fondamentale hotspot di biodiversità nonchè un'area di nursery per la vita del Mediterraneo.
Le praterie di Posidonia oceanica svolgono diversi ruoli ecologici di rilevanza per gli ecosistemi costieri mediterranei, sono la base di molte catene alimentari che sostengono specie che vivono sia all'interno che al di fuori dall’habitat, sono aree di riproduzione e concentrazione per diverse specie animali, sostengono elevati livelli di biodiversità; inoltre, sono considerati tra i più efficaci sistemi costieri vegetali per la fissazione di CO2 come materia organica e sono in grado di proteggere la linea di costa dall'erosione costiera mantenendo alta la trasparenza dell'acqua.
Ad oggi, i fondali della ZSC Gaiola-Nisida sono oggetto di un importante progetto di restoration habitat portato avanti dal Parco Sommerso di Gaiola, che mira a riforestare i fondali con questa fondamentale pianta marina. Inoltre, il Parco porta avanti il Progetto PosiFarm che mira alla raccolta ed allevamento di semi di Posidonia, per la ripiantumazione nei fondali, in collaborazione con la Stazione Zoologica Anthon Dohrn.
Grotte marine sommerse e semisommerse
Anche l'Habitat 8330 - Grotte marine sommerse e semisommerse è stato oggetto recentemente di studi specifici condotti del DISTAV dell'Università degli Studi di Genova. Dall'analisi delle fonti bibliografiche si è infatti appurato che le cavità costiere inserite oggi nell'AMP Parco Sommerso di Gaiola e nella ZSC Gaiola-Nisida, sono risultate di primaria importanza per gli studi di biologia marina sui poriferi a partire dal 1958. Molte delle specie oggi conosciute di questo importante Phylum di organismi marini furono censite per la prima volta proprio in tali grotte, che attirarono l'interesse della comunità internazionale per la grande varietà e ricchezza di organismi censiti. Al fine di aggiornare i dati su questo importantissimo popolamento a Poriferi custodito dalle grotte semisommerse della ZSC, ad oggi il Parco Sommerso di Gaiola sta portando avanti un progetto di ricerca in collaborazione con il gruppo di ricerca dell'Università di Genova coordinato dal prof. Bertolino per eseguire una nuova mappatura e censimento delle specie presenti in questo fondamentale Habitat costiero.
Altre specie marine rare e protette
Oltre ad habitat e biocenosi protette all'interno della ZSC IT8030041 “Fondali Marini di Gaiola e Nisida” sono state censite 21 specie inserite in norme e convenzioni di protezione internazionali come il Paracentrotus lividus, Hippocampus hippocampus, Ophidiaster ophidianus, Pinna (Pinna) nobilis, Axinella cannabina, etc.
La rilevanza archeologica
Inoltre, questi fondali ospitano anche testimonianze archeologiche uniche risalenti al I secolo a.C., rendendo la ZSC un patrimonio di biodiversità e cultura tutelato sia a livello nazionale che europeo..
Per questi motivi, la tutela della ZSC Fondali marini Gaiola–Nisida non è solo una scelta ecologica: è una necessità ambientale, culturale ed economica.
Tutelare la ZSC significa:
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difendere la vita del Mediterraneo e proteggere specie animali e vegetali rare e protette che non esistono altrove o sono in forte declino.
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proteggere noi stessi e le coste in cui viviamo e combattere i cambiamenti climatici;
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valorizzare la cultura, la storia e l’archeologia dei suoi fondali.
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incentivare la ricerca e la divulgazione, promuovendo un futuro sostenibile!
Le minacce
Nonostante l'estrema rilevanza naturalistica ed archeologica riconosciuta a livello nazionale ed europeo, la ZSC Gaiola-Nisida è soggetta ad una grande minaccia, che non solo rischia di distruggere l'ultimo polmone blu del Golfo di Napoli, ma il Mare intero.
Scopri cosa minaccia la ZSC: clicca qui.