Progetto PosiFARM al Parco Sommerso di Gaiola
- martinadefina
- 26 apr
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 7 mag

L'Area Marina Protetta Parco Sommerso di Gaiola, in collaborazione con la Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli, lancia il Progetto PosiFarm per la coltivazione sperimentale di piantine di Posidonia oceanica al fine di riforestare i fondali di Posillipo, una volta ricchi di questa fondamentale fanerogama marina.
Il progetto prevede la raccolta dei frutti della Posidonia, le olive di mare, che trasportati dalle correnti finiscono spesso spiaggiati sulle nostre coste. Una volta recuperati una parte sarà messa a germinare in apposite vasche attrezzate presso la Stazione Zoologica di Napoli ed il Parco Sommerso di Gaiola in attesa che le piccole plantule possano fortificarsi abbastanza per essere trapiantate in mare, mentre un'altra parte sarà seminata direttamente sui fondali del Parco in aree idonee, precedentemente individuate.
Al fine di raccogliere quanti più semi possibili, prima che secchino al sole sui bagnasciuga, è necessaria la collaborazione di tutti in una grande mobilitazione di Citizen Science.
Infatti, tutti possono dare il proprio contributo al progetto, segnalando la presenza di olive di mare sulle spiagge!
Chiunque trovi olive di mare spiaggiate, può segnalarle all'Area Marina Protetta Parco Sommerso di Gaiola, mandando una foto e la posizione a [email protected] Oppure segnalarle via wapp a Fabio e Carlotta a questi numeri telefonici (+34-722493517 / +39-3803634134).
Inoltre è possibile raccogliere le olive in un contenitore mantenendole bagnate con acqua di mare e portale alla Stazione Zoologica di Napoli o al CeRD - Centro Ricerca e Divulgazione del Parco Sommerso di Gaiola.
Le prime olive di mare di Posidonia oceanica sono state raccolti sulle spiagge dell'Area Marina Protetta Regno di Nettuno e del Parco del Cilento e i semi sono stati subito messi a germinare in speciali vasche/vivai appositamente approntate presso i laboratori del Parco Sommerso di Gaiola e della Stazione Zoologica di Napoli.
Inoltre 200 semi sono stati seminati direttamente sui fondali del parco su aree di matte morta precedentemente individuate, predisponendo un vero a proprio piccolo "orto subacqueo"!