Il Parco Sommerso di Gaiola organizza il primo incontro del progetto URCHIN dedicato alle Associazioni: un impegno comune per la tutela del mare.

Il 1° febbraio 2025, al Parco Sommerso di Gaiola, si è svolto il primo incontro rivolto alle Associazioni del territorio dedicato al progetto URCHIN (Underwater Research Coralligenous Habitat in Naples).

URCHIN è il progetto di ricerca scientifica portato avanti dal Parco e dedicato allo studio del Coralligeno e del riccio di mare (Paracentrotus lividus), elementi chiave per la salute del nostro mare ma ad oggi, purtroppo, soggetti a gravi minacce dovute all’impatto antropico, alla pesca di frodo e ai cambiamenti climatici. URCHIN è sviluppato nell’ambito del progetto NBFC, National Biodiversity Future Center, il primo Centro Nazionale di ricerca e innovazione dedicato alla biodiversità, finanziato dal MUR attraverso i fondi dell'Unione Europea – NextGenerationEU, che rappresenta una struttura di coordinamento che da un lato raccoglie e valorizza gli sforzi della ricerca, dall'altro rende accessibili le conoscenze e le tecnologie a diversi attori che operano sul territorio.

In particolare, questo primo incontro URCHIN, che ha avuto luogo presso il CeRD – Centro di Ricerca e Divulgazione del Parco, ha volutamente coinvolto le associazioni del territorio al fine di creare una Rete territoriale di raccolta dati e diffusione di buone pratiche per abbattere la pressione antropica su comunità biologiche e specie target, dovuta alla richiesta del mercato ed alla pesca di frodo.

Numerose le realtà partecipanti, sia locali che nazionali, come WWF, Captain Paul Watson Foundation, Istituto di Gestione della Fauna, N’Sea Yet, Lega Navale sezione di Pozzuoli e Pisciotta, Sea Sheperd, Terra DEA, Domizia, ELSA, ENPA, a cui si sono aggiunti anche giovani studenti delle università napoletane interessati al progetto.

Durante l’incontro, sono stati illustrati gli obiettivi del progetto: studiare il Coralligeno e il riccio di mare, proteggere questi elementi naturali essenziali del nostro mare e sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di un approccio etico al mare ed al consumo delle sue risorse. Sono state esposte le minacce cui è esposto l’habitat Coralligeno e la specie Paracentrotus lividus, in particolare nel contesto della ZSC – Zona speciale di Conservazione dei Fondali Marini Gaiola-Nisida, e delle azioni che possono essere intraprese per contrastarle, invitando tutti i presenti a diventare parte attiva di questa importante iniziativa attraverso attività di citizen science che mirano alla raccolta dati, alla sensibilizzazione della collettività e al contrasto della pesca illegale, al fine di sviluppare sia nei produttori che nei consumatori maggiore consapevolezza ed un approccio etico nei confronti della risorsa mare.

Il Parco Sommerso di Gaiola, uno dei luoghi più suggestivi e protetti della costa napoletana, si conferma così come un punto di riferimento per la ricerca e la difesa del mare. Il progetto URCHIN rappresenta una grande opportunità per il territorio, che potrà beneficiare di un impegno collettivo verso la salvaguardia del nostro patrimonio naturale marino.

L’incontro di questo sabato è solo il primo passo di un percorso che coinvolgerà sempre più persone ed associazioni nel monitoraggio e nella tutela di habitat e specie marine.

Il messaggio che è emerso chiaramente dalla giornata è che ognuno può fare la differenza: unendosi al progetto URCHIN, infatti, non solo si contribuisce alla ricerca scientifica, ma si diventa protagonisti della difesa di uno degli habitat più affascinanti e delicati del nostro Mare.

Chiunque fosse interessato a partecipare al progetto e a dare il proprio contributo per la salute del mare può rivolgersi all’ente gestore del Parco Sommerso di Gaiola per maggiori informazioni e per scoprire come entrare a far parte della rete di volontari e ricercatori impegnati nella causa (per info [email protected]).

Il mare ha bisogno di tutti noi.