top of page

Colti in flagranza di reato Pescatori di Frodo di ricci di mare


Presi gli sciacalli del mare che da settimane razziavano i fondali del Parco Sommerso di Gaiola e il resto della costa flegrea. Dopo lunghi appostamenti questa mattina all'alba gli uomini della GDF, allertati dal personale del Parco, hanno colto in flagranza di reato l'imbarcazione (lancia bianca in vetroresina) con due soggetti a bordo e un sub in immersione all'interno della Zona A del Parco. Dopo aver fermato i soggetti, la GdF ha mandato un proprio subacqueo a recuperare il pescato consistente in un sacco con circa 300 ricci di mare (Paracentrotus lividus) che era stato nascosto sui fondali. I tre soggetti già più volte segnalati per attività di pesca di frodo di ricci di mare a partire dal 19/05/2017, quando furono fermati dal personale del Parco durante l'attività di monitoraggio dell'AMP, da mesi erano attivi in questa specifica attività di pesca di frodo, fomentata negli ultimi tempi dall'incessante richiesta del mercato della ristorazione, in tutto il settore costiero flegreo. Purtroppo lo spaghetto al Riccio di mare, tipico della tradizione Pugliese, è diventato di moda da pochi anni anche nella ristorazione locale, alimentando una recrudescenza senza precedenti di pesca di frodo di tale specie con conseguenze drammatiche sull'intero ecosistema marino, come già successo in Regioni come la Puglia.

E’ facile capire infatti che dopo il passaggio di questi saccheggiatori del mare, il substrato roccioso risulta completamente denudato dalla presenza di questa specie. Il Paracentrotus lividus, il cosiddetto “riccio femmina”, è una specie protetta inserita nell’Annesso III del Protocollo SPAMI, in quanto “specie che necessita di una gestione oculata” e la cui pesca in Italia è regolamentata dal Decreto Ministeriale 12 Gennaio ’95. E’ importante capire che questa attività di pesca illegale, oltre ad incidere drasticamente sulla popolazione di questa specie nell’area, provoca ripercussioni negative sull’intera comunità biologica marina costiera. La rarefazione del Paracentrotus lividus, ad esempio, ha immediate ripercussioni negative sull’abbondanza degli stock ittici degli Sparidi, rappresentandone una delle fonti di nutrimento principali.

Si ringraziano gli uomini del reparto navale della Guardia di Finanza per il supporto che anche con l'intervento odierno stanno fornendo all'Area Marina Protetta di Gaiola nel contrasto alla pesca di frodo e nella salvaguardia dell'ambiente marino.



Di seguito il link al reportage Video del Quotidiano "Il Mattino" sulla problematica della razzia di Ricci di Mare nel Golfo di napoli: