La fruizione sostenibile del Parco Sommerso di Gaiola - Dati 2024
- CSI Gaiola onlus
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Aggiornamento: 2 ore fa
Il Parco Sommerso di Gaiola è un'Area Naturale Protetta nazionale istituita dal Decreto Interministeriale 07/08/2002 nonché Luogo della Cultura di cui all’art. 101 del Decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 “Codice dei beni culturali e del paesaggio”.
Inoltre rientra nella Zona Speciale di Conservazione IT 8030041 "Fondali marini di Gaiola e Nisida" della europea Natura 2000 in attuazione della Direttiva 92/43/CEE "Habitat".
Vengono di seguito esaminati i risultati in termini di fruizione sostenibile del patrimonio naturale e culturale secondo il principio fondamentale della carring capacity (capacità di carico), inteso come "numero di persone che possono essere supportati in una determinata area entro i limiti delle risorse naturali, senza degradare l’ambiente naturale, sociale, culturale ed economico per le generazioni presenti e future".
Tale concetto, nato negli anni 50/60 e ormai alla base di tutte le politiche gestionali della natura e dell'ambiente in Italia ed in Europa, da molti anni ha iniziato ad essere di fondamentale importanza anche per la gestione del patrimonio culturale, introducendo il concetto di Capacità di Carico Turistica (CCT), definito dal World Tourism Organization (WTO) quale "numero massimo di persone che visitano, nello stesso momento, un dato luogo senza compromettere le sue caratteristiche ambientali, fisiche, economiche e socioculturali " (WTO, 2000).
Come noto, negli anni precedenti al 2020 uno dei principali problemi per la tutela e valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale del Parco Sommerso di Gaiola, era rappresentato proprio dal sovraffollamento esasperato dell'area di balneazione pubblica presente all'interno della Zona B del Parco, che degenerava in continue problematiche di pubblica incolumità oltre che impatto ambientale, illegalità diffusa e depauperamento del patrimonio culturale.
Il persistere di questa situazione, di fatto, poneva l’Area Marina Protetta in uno stato di permanente emergenza che impediva il raggiungimento degli obiettivi di tutela e valorizzazione del patrimonio naturalistico e culturale presente nonchè la possibilità, per cittadini e turisti, di fruirne in maniera sicura e decorosa.
Nel 2020, su invito del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e del Ministero della Cultura, è stato elaborato un Protocollo di sicurezza e fruizione sostenibile dell'area, sottoscritto da Comune di Napoli e Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale.
A seguito degli ottimi risultati ottenuti, in termini di tutela, vivibilità, sicurezza, decoro e sostenibilità ambientale, negli anni successivi si è ritenuto opportuno confermare tale modello di fruizione pubblica dell’area di balneazione.
I dati di fruibilità, gradimento e percezione del patrimonio, di seguito riportati, relativi all'annualità 2024, mostrano sempre di più come la fruizione di un bene pubblico si possa coniugare egregiamente con le esigenze di tutela ambientale ed archeologica di un’area protetta, confermando che le misure di salvaguardia intraprese vanno a benificio sia della sostenibilità ambientale che del miglioramento delle stesse condizioni di vivibilità e godimento dei luoghi da parte dei fruitori. ( Qui è possibile visionare anche i dati relativi ai benefici sul sistema ecologico marino-costiero dell'area: https://www.areamarinaprotettagaiola.it/single-post/rinaturalizzazione-cala-s-basilio-zona-b )
Affluenza stagione balneare
I mesi della stagione balneare, da Maggio a Settembre, hanno visto la presenza di un cospicuo numero di fruitori (43.664), soprattutto cittadini napoletani ma anche molti turisti italiani e stranieri che stanno riscoprendo il Parco Sommerso di Gaiola anche semplicemente per motivi di balneazione e relax. Tuttavia, nonostante l'intensa frequentazione estiva, i livelli di affollamento dell'area di balneazione si sono mantenuti sostenibili sia dal punto di vista sociale che ambientale. Infatti considerando che la superficie disponibile è di poco più di 400 mq, con un n massimo di fruitori fissato a 200 persone a turno (400 al giorno) gli spazi appiono tutti omogeneamente occupati lasciando tuttavia uno spazio vitale minimo di 2mq a persona e soprattutto lasciando la corsia di emergenza ed esodo libera.
Basti pensare che nella situazione prcedente con afflussi fino ad oltre 2000 persone al giorno mediamente lo spazio vitale procapite medio era di era di appena 0,67 m2 procapite.


Dati molto significati emergono anche dall'analisi della densità di presenze nell'area di balneazione. Dal grafico seguente si nota l’eclatante differenza tra i dati 2020-2024 e gli anni precedenti 2018-2019, dove si è passati da valori di densità massima di 1,13 - 1,49 p/m2 degli anni precedenti a valori tra i 0,24 e 0,48 p/m2 degli ultimi 4 anni, con una differenza rispetto ai valori del 2021, a fronte del raddoppio del numero di accessi per turno dovuto alla cessazione dell'emergenza covid.

Tali dati confermano i risultati ottenuti negli anni precedenti, che hanno consentito una riduzione della pressione antropica esercitata sull’area specialmente nei mesi estivi, dovuta al sovraffollamento esasperato degli anni precedenti al 2020 con conseguenti miglioramenti sensibili in termini di sostenibilità ambientale ma anche vivibilità, decoro e pubblica incolumità.

Affluenza stagione Invernale
Come negli anni precedenti, anche nella stagione invernale (calcolata nei 7 mesi fuori stagione balneare) il Parco ha ospitato un cospicuo numero di visitatori rispetto al passato. In particolare dal confronto tra le stagioni invernali dal 2019 fino al 2024, come si evince dal seguente grafico, si conferma un netto trend in crescita di fruitori del Parco rispetto ai precedenti anni.
Questo rappresenta un importante traguardo in linea con il principio di destagionalizzare dei flussi turistici al fine di evitare una fruizione massiva e concentrata in pochi mesi dell'anno e garantire una fruizione continuativa, più lunga a spalmata sull'intero arco dell'anno.

Questi dati dimostrano un importante cambiamento di percezione e fruizione dell'area rispetto al passato.
Oggi il Parco non viene più percepito dal pubblico semplicemente come area di balneazione a fruizione intensiva solo nel periodo estivo. In passato infatti l'area soffriva come si è detto di un sovraffollamento esasperato durante la stagione estiva a cui si contrapponeva di fatto uno stato di dimenticanza e abbandono durante la stagione invernale.
Ora invece la Gaiola viene finalmente percepita come un Parco da ammirare e visitare durante tutto l'anno in maniera sostenibile e rispettosa.
IL GRADIMENTO DEI FRUITORI
Un aspetto molto importante della fruizione di un luogo è dato dalla percezione di benessere e dal gradimento che si ha di quel luogo. I risultati dell’indice di gradimento dell’area della Gaiola sono sempre più confortanti e riflettono la vivibilità e la positività dell’esperienza vissuta.
Sono stati somministrati ai fruitori questionari anonimi in cui le domande specifiche di gradimento sono state suddivise in blocchi di domande tra utenti frequentatori abituali dell'area da anni (pari al 46% degli intervistati) che quindi avevano modo di effettuare una valutazione comparativa rispetto al passato ed utenti nuovi (pari al 54% degli intervistati), che si recavano al Parco per la prima volta e che quindi esprimevano una valutazione sullo status quo senza essere condizionati dal confronto con l'esperienza passata pre-contingentamento accessi e protocollo di fruizione sostenibile.
È interessante notare come anche per il 2024 come per il 2023 il numero di nuovi utenti è superiore agli utenti abituali, anche se di poco, a conferma del fatto che i fruitori del Parco si diversificano e variano, e che nel 2024 in particolare il Parco ha attratto un numero maggiore di visitatori che non avevano mai visitato prima il sito.
Di seguito vengono riportati i dati degli utenti abituali relativi alla percezione rispetto al passato di 4 parametri fondamentali quali: gradimento generale; pulizia e decoro; vivibilità; sicurezza.

Si confermano quindi i risultati positivi già ottenuti nei precedenti anni, poiché anche per il 2024 per tutti e 4 i parametri la quasi totalità degli utenti abituali intervistati percepisce un indubbio miglioramento rispetto al passato.
Di seguito si riportano i dati relativi alla percezione dei tre parametri fondamentali: pulizia, vivibilità e sicurezza, da parte dei Nuovi Utenti.

Come per il 2022 e 2023, più del 90% dei nuovi utenti intervistati valuta con un giudizio tra Buono ed Ottimo tutti i valori.
Il dato più alto si raggiunge per il parametro “Vivibilità”. Nessuno ha giudicato “Pessimo” alcun parametro di valutazione, mentre solo l’1% degli intervistati ha considerato insufficiente la sicurezza del sito.
Questi risultati dimostrano che il modello di fruizione sostenibile del Parco pur essendo apprezzato da tutti gli utenti del Parco mostra un grado di apprezzamento maggiore proiprio dagli utenti che frequentavano l'area di balneazione già da prima dell'entrata in vigore nel 2020 delle misure di contingentamento e fruizione sostenibile. Questo perchè perchè tali utenti conservano la memoria dello stato di degrado ed invivibilità precedente e quindi possono effettuare il "confronto" con lo stato attuale. Questo dato è molto significativo della percezione del cambiamento positivo che c'è stato.
Infine, come per gli anni precedenti, ai fruitori che sono soliti frequentare anche altri siti pubblici di balneazione costiera in zona sono state fatte delle domande comparative rispetto al parametro "Vivibilità e decoro" in genere.

Anche in questo caso gli intervistati hanno espresso una preferenza assoluta (91%) per le condizioni di vivibilità e decoro del Parco Sommerso di Gaiola. Rispetto al precedente anno è in aumento la percentuale di persone (10%) che considerano le condizioni di decoro e vivibilità del parco simili a quelle degli altri siti pubblici costieri. Questo può esser giustificato dal fatto che nel 2024 anche gli altri siti pubblici costieri sono stati regolamentati, con accessi contingentati, come per esempio la spiaggia pubblica di Palazzo Donn’Anna, o la spiaggia delle Monache.
Risulta evidente che il modello di fruizione sostenibile delle spiagge rappresenta una strategia apprezzata per restituire vivibilità a godibilità del mare in maniera sostenibile e decorosa.
Il dato è confermato dal 98% percento di risposte affermative alla domanda diretta relativa all'essere favorevoli o meno al contingentamento accessi.

LA PERCEZIONE DEL PATRIMONIO
Nell'ambito dell'analisi dei dati relativi ai flussi turistico-ricreativi relativi all'attività di balneazione all'interno del Parco, un aspetto particolarmente interessante riguarda la percezione del patrimonio ambientale e culturale da parte degli utenti. Scopo del sondaggio è comprendere se i fruitori siano coscienti di stare praticando attività di balneazione in un luogo di altissimo pregio naturalistico ed archeologico.
Nel questionario sono state mantenute le stesse domande inserite nel questionario somministrato negli anni precedenti, per consentire un significativo confronto.
Dall'analisi delle risposte emerge che il 99% degli intervistati è consapevole di trovarsi in un’Area Marina Protetta. Questo dato conferma una totale inversione di tendenza rispetto al 2019, quando la maggioranza (58%) non era consapevole di trovarsi all’interno di un AMP.
E' evidente che il solo fatto di doversi recare sul sito istituzionale dell'Area Marina Protetta per effettuare la prenotazione alla spiaggia, ha permesso di apportare un sostanziale incremento del livello di consapevolezza del luogo nei fruitori stessi. Oggi gli utenti sanno ancor prima di partire da casa di starsi recando all'interno di un'area protetta dove vigono delle regole di salvaguardia.

Interessante notare anche il trend inerente alla percezione del patrimonio archeologico, che conferma la consapevolezza della maggior parte dei fruitori intervistati di sapere che il luogo dove stanno effettuando la balneazione è anche un parco archeologico sommerso.

Anche in questo caso spicca la completa inversione di consapevolezza e percezione del patrimonio da parte degli utenti del passato (pre 2019).
Oggi rispetto al passato quasi tutti i fruitori sanno bene di essere all'interno di un sito archeologico che si estende dalla terraferma ai fondali marini. Sono anche molti di più gli utenti che si sono informati e si sono recati al parco proprio spinti dalla coriosità e voglia di osservare il patrimonio sommerso.
E' evidente che in passato la situazione di caos e degrado generale in cui versava l'area di balneazione pubblica sita in Zona B di riserva generale, non alimentava in alcun modo nell'utente l'idea e consapevolezza di trovarsi in un'area di grande pregio ambientale e culturale di elevata vulnerabilità.
I risultati dimostrano quindi che si sta lavorando efficacemente per raggiungere l’obiettivo di implementare la conoscenza dei fruitori sul patrimonio ambientale e storico archeologico diffuso sull'intera area e in passato poco percepito, conosciuto e rispettato da chi quotidianamente ci nuotava accanto in maniera del tutto inconsapevole.
Sul tema leggi anche: La rinaturalizzazione di cala S. basilio a Gaiola