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Stop razzia ricci di mare!





Continua senza sosta la campagna "Stop razzia ricci di mare" che si pone l'obiettivo di sensibilizzare sulla problematica della pesca di frodo del riccio Paracentrotus lividus.

Il consumo del cosiddetto riccio femmina sta rappresentando un piatto di moda da pochi anni nella nostra cucina, che NON fa parte della tradizione partenopea (né nello specifico in quella natalizia), sta alimentando una recrudescenza senza precedenti di pesca di frodo di tale specie con conseguenze drammatiche sull'intero ecosistema marino, come già successo in Regioni come la Puglia. Il Paracentrotus lividus, il cosiddetto “riccio femmina”, è una specie protetta inserita nell’Annesso III del Protocollo SPAMI, in quanto “specie che necessita di una gestione oculata” e la cui pesca in Italia è regolamentata dal Decreto Ministeriale 12 Gennaio ’95. Ci auguriamo vivamente che le montagne di esemplari esposti nelle pescherie in questo periodo natalizio siano stati pescati a norma di Legge (e per questo abbiamo già segnalato la cosa alle autorità), ma è importante capire che questa attività di pesca massiva, oltre ad incidere drasticamente sulla popolazione di questa specie, provoca ripercussioni negative sull’intera comunità biologica marina costiera. La rarefazione del Paracentrotus lividus, ad esempio, ha immediate ripercussioni negative sull’abbondanza degli stock ittici degli Sparidi, rappresentandone una delle fonti di nutrimento principali. Fermiamoci ORA, non alimentiamo questo ennesimo sciacallaggio del nostro mare!



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