Alta concentrazione di Pelagia noctiluca nelle acque del Parco
In questi giorni le acque del Parco sono state letteralmente tinte di viola per l'altissima concentrazione di meduse della specie Pelagia noctiluca .
In tanti si sono rivolti al CeRD del Parco chiedendo se "è normale" una cosa del genere e spesso abbiamo assistito a proclami allarmistici di "invasione di meduse"... In realtà che il numero di meduse nei mari del mondo sia in aumento, è un fatto risaputo da oltre 10 anni, e come ci spiega bene il Prof. Ferdinando Boero, massimo esperto nel settore, è dovuto ad una serie di concause, tra cui una di queste è certamente imputabile alla sovra pesca che ha abbattuto enormemente gli stock ittici, riducendo la competizione sulle risorse alimentari. Gli stadi larvali e giovanili dei pesci, infatti, si nutrono di piccoli crostacei del plancton, che sono lo stesso nutrimento delle meduse. Diminuendo quindi enormemente i loro competitor sulle risorse alimentari ecco che le meduse hanno maggiori risorse disponibili e possono accrescere le loro popolazioni... A questo si aggiunge anche la problematica della diminuzione di alcuni predatori naturali come la tartaruga liuto, Dermochelys coriacea, e il Pesce luna (Mola mola), e i fattori climatici che stanno portando ad un progressivo riscaldamento delle acque e cambiamenti delle circolazioni marine... Insomma quasi mai in natura le cose sono bianche o nere, è sempre un insieme di concause che regola i sistemi ecologici, ma quello che è certo è che quasi sempre dietro ogni "squilibrio" c'è la mano dell'uomo...